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27 Gen, 20

Il contributo degli avvocati Di Comite e Semeraro sul tema delle nuove sanzioni USA nei confronti dell’Iran

Polis Avvocati ha un team di professionisti impegnati, a vario titolo, nel settore del commercio internazionale e  dell’Internazionalizzazione delle imprese composto dagli avvocati Andrea Di Comite, Federico Straziota, Mirco Semeraro, Isabella Nuzzolese, Stefano Starita, Federico Ceci.

Di seguito l’analisi degli avvocati Di Comite e Semeraro sulle nuove sanzioni che il Governo degli Stati Uniti ha istituito nei confronti della Repubblica Islamica dell’Iran.

“Con l’Ordine Esecutivo del 10.1.2020, il Governo degli Stati Uniti d’America ha implementato l’apparato sanzionatorio – già in vigore – nei confronti della Repubblica Islamica dell’Iran al fine di limitarne ulteriormente la potenzialità bellica.

Le motivazioni politiche possono essere rintracciate nell’epigrafe del documento e sono sostanzialmente riconducibili alla – presunta – vicinanza del Governo iraniano a personaggi e organizzazioni terroristiche; da qui l’asserita necessità di limitare lo sviluppo nucleare e missilistico dell’Iran, attraverso l’introduzione di misure reali destinate a colpire soggetti impegnati in determinati settori dell’economia iraniana.

In particolare, la Sez. 1(a) dell’E.O. – attraverso l’utilizzo delle formule tipiche degli ordini esecutivi presidenziali – dispone il sequestro, o comunque il “blocco”, delle proprietà o dei diritti vantati sulle stesse, ove presenti sul territorio statunitense, qualora:

  • siano riconducibili a persone fisiche e giuridiche impegnate nei settori dell’economia iraniana relativi alle costruzioni, all’estrazione mineraria e alla produzione tessile;
  • siano riconducibili a soggetti “coscientemente” coinvolti all’interno di transazioni per la vendita, l’approvvigionamento o il trasferimento di beni e servizi connessi ai settori dell’economia iraniana specificati nella 1(a);
  • siano riconducibili a soggetti che abbiano materialmente assistito o fornito materiale o tecnologie in supporto delle persone, fisiche e giuridiche, con proprietà sottoposte alle misure reali dell’E.O;
  • siano riconducibili a soggetti posseduti o controllati, direttamente o indirettamente, da qualsiasi persona i cui beni risultino “bloccati” ai sensi dell’E.O.

L’Ordine Esecutivo – anche qui reiterando una tecnica normativa ormai risalente – prevede inoltre sanzioni per le istituzioni finanziarie straniere: difatti, qualora un soggetto sia sospettato di aver “coscientemente” facilitato o condotto una operazione per la vendita, la fornitura o l’approvvigionamento di beni e servizi legati ad uno dei settori contemplati dalla Sez. 1(a), potrà essere destinatario del divieto assoluto di mantenere un conto passivo negli Stati Uniti, ovvero il medesimo conto potrà essere soggetto a condizioni o prescrizioni impartite dal Governo statunitense.

Ad ogni modo, si evidenzia che nella dalla Sez. 11 dell’E.O. viene comunque nuovamente ribadita la cd. “esenzione umanitaria”, in base alla quale, sono escluse dall’applicazione delle sanzioni tutte quelle operazioni aventi ad oggetto la vendita e la fornitura di commodities agricole, medicine o strumenti medici verso l’Iran”.

 

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