“Una sottovalutazione del rischio di aggressioni al personale” legata anche a una “impostazione economicistica delle funzioni della sanità piegate alle esigenze del budget”.
Questa la motivazione della sentenza dei giudici del Tribunale di Bari, con la quale, nell’aprile scorso, è stato condannato l’ex dg della Asl di Bari, nel processo per l’uccisione della psichiatra barese Paola Labriola.
Gli avvocati Michele Laforgia e Paola Avitabile difendono i parenti della vittima.
Di seguito la rassegna stampa sulla motivazione della sentenza.