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27 Mar, 23

“Costruttori, avvocati e pm alleati contro le infiltrazioni criminali nei cantieri edili”. “L’Edicola del Sud”

23 marzo 23, Michele Laforgia interviene su L’Edicola del Sud

Lo studio Polis associati fornirà assistenza legale a chi denuncia. Sarà un referente della polizia giudiziaria l’avamposto individuato dalla Procura di Bari a cui gli imprenditori edili di Ance Bari e Bat, con l’assistenza dello studio Polis Associati, potranno riportare i primi segnali riconducibili a una sospetta attività estorsiva o a tentativi di infiltrazione criminale. Sarà così possibile agevolare il monitoraggio dei cantieri e il pronto intervento delle forze dell’ordine e della Procura nei casi in cui sia effettivamente configurabile una notizia di reato. È questa la principale novità emersa durante l’incontro organizzato da Ance Bari e Bat con il Procuratore di Bari Roberto Rossi e lo studio Polis Avvocati, rappresentata dall’avvocato Michele Laforgia, per individuare procedure operative nel contrasto alle attività estorsive nei cantieri edili del barese. «Ringraziamo il Procuratore Rossi per averci incontrato – ha dichiarato il presidente di Ance Bari e Bat Nicola Bonerba – La situazione di incertezza in cui versa il nostro settore, tra rincari dei materiali e problematiche irrisolte su bonus edilizi e Piano casa, richiede, ora più che mai, di tenere alta l’attenzione verso i tentativi di infiltrazione della criminalità nei cantieri edili. Da parte nostra, continueremo a fornire assistenza e consulenza legale alle imprese vittime di episodi estorsivi che denunciano, associate all’Ance o meno». Il Procuratore Rossi ha espresso soddisfazione per il confronto auspicandone altri, con l’obiettivo di rafforzare le sinergie con le imprese e l’associazione dei costruttori edili: «Il dialogo in corso è fondamentale per creare percorsi e prassi virtuose – ha detto – che aiutino gli imprenditori a svolgere la propria attività liberamente e in sicurezza, annientando i condizionamenti della criminalità. È basilare che la Procura venga a conoscenza di fatti potenzialmente criminosi prima che si arrivi all’attività estorsiva vera e propria». Ecco perché «è stata individuata una figura della polizia giudiziaria disponibile ad un primo approccio con gliimprenditori edili del territorio alle prime avvisaglie di estorsione sui cantieri». Per l’avvocato Laforgia «i tempi della tolleranza e della resistenza passiva di fronte alle pratiche estorsive sono alle spalle, gli imprenditori da tempo denunciano e sostengono le azioni della magistratura e delle forze dell’ordine nel contrasto alla criminalità, comune e organizzata. Ma non bisogna abbassare la guardia – ha avvertito -in unasituazione di incertezza per il settore delle costruzioni chi dispone di grandi capitali liquidi ha la forza di imporre comportamenti poco trasparenti o platealmente illeciti, ai quali bisogna reagire». Laforgia ha ricordato che «la richiesta diretta di danaro è oggi più rara rispetto alla cosiddetta zona grigia, caratterizzata dall’imposizione di subappaltatori, fornitori e personale, perpetrata attraverso la capacità intimidatoria sul territorio. Per arginare queste pratiche illegali il percorso collaborativo tracciato con la Procura è essenziale, perché consente di agire tempestivamente e preventivamente, tutelando gli imprenditori che non intendono scendere a compromessi. ».

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