NEWS

27 Mar, 23

“Dai film spunti per il giusto lavoro”. Michele Laforgia su “La Repubblica”

Il 23 marzo 23, Michele Laforgia su politica e creatività in una intervista a La Repubblica.

Cinema, industria e lavoro è la rassegna del Bif&st curata dagli avvocati Enzo Augusto e Michele Lafogia. Quattro pellicole per leggere l’attualità. Da Smetto quando voglio di Sydney Sibilia a 7 minuti, film del 2016 per la regia di Michele Placido; da Lazzaro felice di Alice Rohrwacher a Spaccapietre, firmato da Gianluca e Massimiliano De Serio (dal 28 al 31 marzo, alle 15). Ogni proiezione apre un dibattito con industriali, sindacalisti, intellettuali.

«A me toccano la prima pellicola e la discussione che seguirà col fisico Roberto Bellotti e la dg di AqP, Francesca Portincasa», spiega Laforgia.

Che film è quello di Sibilia?
«Un Breaking Bad all’italiana. Ambientato nel pieno della recessione economica del 2007 racconta la storia di un ricercatore licenziato dalla sua università che sviluppa un rivoluzionario algoritmo e recluta i suoi colleghi per produrre droga. “Meglio ricercati che ricercatori”, recita il claim del film». Divertente. «E amaro, oltre che attuale. Bellotti, esperto di algoritmi e direttore di un dipartimento universitario, ci aiuterà a riflettere su lavoro accademico, precariato e cervelli in fuga. A Portincasa, che è al vertice di una grande società pubblica del Sud, il compito di spiegare come riportare a casa quei cervelli». Gli spunti sono tanti. «Il cinema è uno strumento formidabile di promozione culturale; nel nostro studio, PolisAvvocati, lo usiamo da anni. Qualche settimana fa siamo stati al Piccolo di Santo Spirito per vedere e commentare con l’Ordine degli avvocati Tutto in un giorno, film con Penélope Cruz sulla giornata di un avvocato di strada che tenta di tutelare i diritti degli ultimi. C’è stata una grande partecipazione emotiva e collettiva».

Cioè?
«Essere in sala induce a concentrare lo sguardo, ci costringe a uscire dalle nostre bolle. E il film di Sibilia, in un tempo segnato dal dominio della tecnologia, rimette al centro la componente umana e le relazioni fra persone. Il tema è politico e ci riporta al valore insostituibile della creatività».

TORNA ALLE NEWS

RICERCA

ARCHIVIO NEWS