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04 Lug, 16

Romanzo giudiziario di Giovanni di Cagno presentato al Festival del Libro Possibile di Polignano a Mare

Il 7 luglio alle 21.00 Giovanni Di Cagno, partner di Polis Avvocati presenterà,  con l’intervento del giornalista Giuliano Foschini,  l’opera “Romanzo giudiziario”, ed. Cacucci

Il Festival

“Il libro possibile” è una straordinaria kermesse della durata di quattro giorni, durante i quali sono coinvolte ben cinque piazze che ospitano, in contemporanea, ad intervalli di 30 o 45 minuti, autori, scrittori, intellettuali che si ritrovano a dialogare insieme intorno ad un pubblico numeroso e sempre attento.
La forza del Festival è la forza della parola che costruisce, crea, organizza una comunità ideale, una sorta di politeia, in cui ogni spettatore diventa interlocutore privilegiato di un cammino di costruzione delle idee.
Perche “Il libro possibile” è anche questo. Una straordinaria architettura del pensiero che permette appunto alle idee di divenire teatro di uno scambio polifonico, durante il quale la sinergia che si determina tra autore – relatore – spettatore, determina una sorta di miracolo laico di montaliana memoria. E in questo diventa “possibile” cogliere l’epifania di una prospettiva di crescita culturale della collettività, un nutrimento necessario da cui ogni civitas non dovrebbe prescindere per alimentare un futuro che sia innervato sulla consapevolezza profonda dell’essere cittadino, con tutti i diritti che questo stato comporta.

 

Il risvolto del romanzo

«Un traffico d’armi clandestino e un giudizio per impugnativa di licenziamento. La trattativa Stato-mafia (che chissà se c’è stata oppure no) e l’art.18 dello Statuto dei Lavoratori (che sicuramente non c’è più). Si può perdere il posto di lavoro senza una giusta causa? E per una giusta causa si può perdere il proprio futuro? Alla fine, chi vince e chi perde alla roulette della Giustizia? Due avvocati e un giudice (anzi, una giudice) sono i protagonisti di un romanzo corale, denso e avvincente. Tra cause di lavoro, indagini penali e procedimenti disciplinari; tra commissioni parlamentari, istituzioni della Repubblica e servizi segreti; tra giornalisti infidi, generali vanitosi e industriali spregiudicati; tra vite solari, vite infelici e vite blindate; tra amori, matrimoni e divorzi; la vicenda si snoda sino a un epilogo senza consolazione, ma anche senza rassegnazione».

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