Il 9 febbraio 23, in una intervista al Corsera, il nostro AD, su sviluppo e politiche socialmente responsabili.
Di seguito, l’editoriale per esteso.
Il 2023 sarà un anno di ripresa dopo un periodo complesso. Quali le strategie per le imprese?
La pandemia, prima, e l’inflazione e il conflitto russo-ucraino, poi, hanno condotto ad una forte recessione. In tale contesto, le imprese che hanno conseguito risultati positivi sono legate da un unico fil rouge: l’impegno nella sostenibilità. È opportuno, quindi, che le imprese si avvalgano di consulenti che impostino strategie di sviluppo integrandole con politiche socialmente responsabili, sia nei rapporti interni e di gruppo, sia nelle supply chain.
Si tratterebbe, però, di un’altra voce di spesa in bilancio?
Più che di spesa si tratta di un investimento che può rappresentare, nel medio-lungo periodo, un enorme vantaggio competitivo, anche in considerazione delle novità legislative introdotte sul piano nazionale ed europeo, quali, ad esempio, la Direttiva relativa alla comunicazione societaria sulla sostenibilità o la Proposta di Direttiva sul dovere di diligenza ai fini della sostenibilità.
Ha citato la guerra quale elemento destabilizzante per l’attività delle imprese. Come arginarlo?
In effetti, le misure restrittive, tra cui sanzioni individuali ed economiche, adottate da UE, USA e altri Stati possono ostacolare l’attività delle imprese italiane, che hanno, dunque, necessità di conformarsi a normative intersettoriali e adottare procedure per prevenire ed evitare condotte a rischio legate all’attuale conflitto e alle politiche sanzionatorie. Polis Avvocati si è già strutturata in tal senso con un team interdisciplinare specializzato in corporate compliance.